Sulla vendita di Alitalia non c’è niente di definito al momento. E’ il messaggio che il coordinatore dei commissari Alitalia, Luigi Gubitosi, ha indirizzato ai sindacati nel corso dell’incontro per fare il punto della situazione attuale e futura del gruppo. Durante l’incontro, tenutosi in un hangar per simboleggiare l’impegno di Alitalia per l’insourcing degli asset della maintenance (impegno che permetterà il rientro dalla Cig di 110 lavoratori), Gubitosi, non ha fornito dettagli sulle trattative in corso, confermando solo che la partita è aperta con più interlocutori.
Il commissario ha poi sottolineato, sempre riguardo ai servizi di manutenzione, che l’obiettivo sarebbe, non solo quello di utilizzare tali servizi nell’ambito della compagnia, ma anche quello di venderli a vettori terzi, comprese le low cost.
Gubitosi ha anche invitato i sindacati, che si dicono preoccupati per l’incertezza che aleggia sul futuro del gruppo e della cigs, a non prendere per oro colato i numeri che stanno circolando nelle diverse indiscrezioni di stampa. Prima di dire quanti aerei ci saranno, ha spiegato, bisogna decidere le connessioni, stabilire le sinergie possibili con i vari interlocutori, definire un piano per i prossimi anni. Solo dopo sarà possibile indicare il perimetro della flotta.
Dal canto loro, i sindacati plaudono al “contenimento dei costi”. Alitalia sta rivedendo i costi della manutenzione, in particolare si sta lavorando ai contratti di manutenzione che riguardano i motori e la componentistica e al contratto di Sabre, il sistema informatico introdotto da Etihad che a quanto pare non si è rivelato né efficiente né tanto economico. Infine, stanno andando “bene” i voli a lungo raggio, “molto bene” il collegamento con le Maldive e le prevendite per Johannesburg in Sud Africa.