Alitalia, il Cremlino spinge Aeroflot a restare in gara

Si rincorrono le voci su possibile abbandono dell’asta da parte dei russi

Aeroflot andrà avanti fino in fondo nell’asta per Alitalia. La portavoce Irina Dannenberg ha seccamente smentito le ‘gole profonde’ che ancora una volta, attraverso l’agenzia Interfax, hanno pronosticato l’annuncio a breve di una marcia indietro. “Il direttore generale Valeri Okulov – ha aggiunto Dannenberg – ha illustrato al nuovo consiglio di amministrazione, nominato oggi dall’assemblea degli azionisti, un rapporto sullo stato dell’operazione”. Ma proprio Okulov, nei giorni scorsi, aveva sottolineato che le condizioni poste dal governo italiano puntavano “all’ottimizzazione dei profitti” e che andavano quindi “esaminate con attenzione”. A spingere perché l’affare vada in porto, sostiene parte della stampa russa, è però lo stesso Cremlino, secondo il quale “i vantaggi politici dell’operazione – come scrive Nezavisimaia Gazeta – superano di gran lunga gli svantaggi economici”. E il ministro dell’energia e industria Viktor Khristenko, ha sottolineato che sarebbe “felice se le condizioni soddisferanno l’offerta e Aeroflot enterà nel mercato italiano”. Le continue voci e smentite sul possibile ritiro della compagnia russa dall’asta, secondo alcuni quotidiani economici, avrebbero l’obiettivo di spingere Air One a ritirarsi, per far saltare l’asta e ottenere una nuova gara a condizioni migliori: interpretazione che però si scontra con le indiscrezioni degli ultimi giorni – secondo le quali Air One avrebbe già coinvolto un pool di banche nel finanziamento dell’operazione Alitalia.

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