sabato, 11 Maggio 2024

Alitalia, il Tesoro non cede sotto il 39,9%

Il governo detta condizioni per il rilancio: garantire requisiti di italianità

Fine settimana importante quello appena trascorso per Alitalia. Il Tesoro ha infatti annunciato che cederà il 39,9%, con la possibilità di mantenere il 10%, ed in quel caso non aderirà all’opa obbligatoria che seguirà la privatizzazione. Intanto è stato fissato al 16 aprile il termine per la presentazione delle offerte preliminari, non vincolanti. E il governo ha già fissato alcuni paletti: per almeno 8 anni la compagnia dovrà mantenere una immagine immediatamente ricollegabile al Paese: non potranno essere modificati il logo ed il marchio e la sede dovrà restare in Italia. Per cinque anni dovranno essere mantenuti i requisiti operativi necessari per un servizio adeguato in termini qualitativi e quantitativi su tratte nazionali, internazionali, intercontinentali. Ed in particolare, una adeguata presenza verso nord, centro e sud America, l’Estremo Oriente e l’India, il Medio Oriente e ed il Nord Africa, l’Europa ed in particolare Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, e verso la Russia. Oltre ad “un uniforme distribuzione sul territorio nazionale”. Chi acquisirà il controllo di Alitalia per tre anni non potrà modificare il piano industriale definitivo con variazioni sostanziali se non saranno autorizzate dal Tesoro e dovrà assumere “l’impegno a garantire i livelli occupazionali indicati” se non ci sarà un diverso accordo con sindacati e associazioni professionali.

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