Arrivano le Poste Italiane in aiuto di Alitalia. Il gruppo postale, che "vede la partecipazione totalitaria del ministero dell'Economia e delle Finanze" come si legge sul suo sito internet, interverrà con 75 milioni nell'ambito di un'operazione da 500 milioni (300 dai soci e 200 dalle banche) al vaglio di cda e assemblea tra oggi e lunedì.
"In uno scenario che in questi cinque anni è completamente cambiato crediamo che non ci possa più essere una sola compagnia di bandiera, ma ci debba essere una grande alleanza internazionale. Riteniamo l'Italia – ha detto Lupi a Radio Anch'io – un punto fondamentale per il trasporto aereo internazionale. Air France in questi anni è stato individuato come il partner principale. C'e una sottoscrizione di aumento di capitale importante di 300 milioni. Vediamo cosa farà Air France, altrimenti il compito dell'azienda dovrà essere quello di individuare un altro partner internazionale".
Intanto l'Enac continua a vigilare su Alitalia. La verifica su Alitalia "è aperta" e "per noi la procedura continua fino al materiale avvio del nuovo assetto" ha detto il presidente Vito Riggio. "La verifica – ha aggiunto – ha dato per assodato che gli indici di sicurezza e regolarità sono a posto. Quindi vuol dire che vola in sicurezza. La difficoltà operativa non c'è, ce n'è una finanziaria".
Per evitare un futuro caso-Wind Jet, Riggio propone un "fondo di garanzia, alimentato con una quota parte dei biglietti, che metta al riparo da sorprese".
Anche l'Unione europea è vigile: il portavoce del commissario alla Concorrenza, Joaquin Almunia, ha detto che la Commissione esaminerà l'intervento delle Poste in Alitalia "se riceveremo una notifica". In "linea di principio, comunque, Alitalia può ricevere aiuti a condizione che le regole sugli aiuti per il salvataggio e per la ristrutturazione delle imprese siano rispettati".