Nelle prime tre settimane di vita della nuova Alitalia gli aerei hanno viaggiato con "un tasso di riempimento medio intorno al 43%". Lo ha indicato l’amministratore delegato, Rocco Sabelli, spiegando in una audizione in Senato che "l’anno scorso nello stesso periodo il tasso di riempimento era di circa il 50% combinando le due compagnie" che sono state integrate nella nuova Alitalia. A detta di Sabelli pesa la crisi economica che ha colpito "anche le low cost".
"Siamo all’inizio della quarta settimana di lavoro", dice il manager: in questa fase "il primo obiettivo è stato garantire la regolarità del servizio come premessa per segnalare che il trauma è stato superato, che la compagnia c’é, e che ora ci si può riavvicinare ad Alitalia. In tanti si erano allontanati dopo le ‘settimane drammatiche’ dell’agonia della vecchia Alitalia”. E l’obiettivo, almeno questo pare raggiunto se è vero che come ha detto Sabelli, “il tasso regolarità è stato elevatissimo, al 99%, ed anche di più. Mediamente vuol dire che ogni giorno, e per tutti i motivi, dalla neve a quanto altro, sono stati cancellati in media solo 3 voli su 700 al giorno".
Ma Sabelli è soddisfatto anche del clima con i sindacati che non avrebbe avuto alcuna ripercussione nelle fasi di avvio dell’attività operativa della nuova compagnia. Insomma, “l’avvio non è stato affatto turbolento”.
