Ristrutturazione del network delle rotte, focalizzando l’attenzione sulle intercontinentali, riaprendo tratte ritenute più redditizie, e chiudendo altre non più convenienti. Con una prima sforbiciata ai costi e un piano che rivedrà l’equilibrio tra i due hub di Malpensa e Fiumicino, probabilmente puntando di più su Roma. Sono queste, secondo le prime indiscrezioni, le linee guida per un nuovo piano industriale triennale, messe a punto dal ‘superdirettore’ Giancarlo Schisano, che oggi saranno messe sul tavolo del consiglio di amministrazione che si riunisce dopo il fallimento della gara indetta dal Tesoro con l’uscita di Air One. Intanto è scontro nel governo sul destino dell’Alitalia. Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro da una parte, il suo collega dei Trasporti Alessandro Bianchi dall’altra. “Quando c’é un male bisogna amputare – dice Di Pietro – e quando i conti vanno male bisogna portare i libri in Tribunale”. E poi il ministro aggiunge: “Si venda anche a un euro, se si trova chi la risana, oppure la si faccia fallire”. Affermazioni che non hanno trovato il consenso del ministro ai Trasporti: “Eviterei di fare fughe in avanti e di dire cose non meditate – commenta – questa cosa va meditata e serve un po’ di tempo” conclude. Ma per il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, che ha preso l’impegno di riferire alle Camere il 26 luglio, le soluzioni sono due: o si vende o si liquida.