La magistratura di Roma ha aperto un’inchiesta sulle oscillazioni del titolo Alitalia in piazza Affari.
L’iniziativa punta ad accertare se vi sia stata attività di insider trading e speculazione sul titolo oltre a verificare la correlazione di eventuali dichiarazioni da parte di esponenti del governo con le variazioni del titolo. Intanto, a poco più di 24 ore dall’insediamento di Maurizio Prato si respira un’aria nuova. Ieri il neo presidente ha convocato i sindacati. Al centro dell’incontro Alitalia Servizi, le cui attività (manutenzione, information technology, amministrazione, call center) sono state negli ultimi due anni tema di scontro per il rischio “spezzatino”, con il blocco delle trattative con potenziali acquirenti. I sindacati hanno voluto riparlare di “partnership”, hanno ribadito che non ci devono essere violazioni agli accordi di palazzo Chigi del 2004, e che quelle attività vanno rilanciate. I sindacati hanno quindi ribadito che ci vogliono competenze manageriali e tecniche, un capo azienda che creda davvero nel rilancio e non nello smembramento di Alitalia Servizi. Prato è stato apprezzato da tutti per la ripresa del dialogo, un segnale di discontinuità nelle relazioni industriali, e per l’interesse al coinvolgimento dei sindacati in questo percorso, tanto che è stato fissato un nuovo appuntamento per il 3 settembre prossimo, ma non è escluso un faccia a faccia prima del consiglio di amministrazione del 30 agosto.
