La privatizzazione di Aliatalia si concluderà a fine luglio quando il governo affiderà a “mani capaci” le sorti della compagnia. Il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, lo sottolinea con forza, più volte, in audizione presso la Commissione Trasporti della Camera. Il Governo lavora, dice, “con esclusivo riguardo all’interesse generale”.Restano da mettere ulteriormente a punto il metodo, le regole, le condizioni, per raggiungere questo obiettivo, oggi che la gara entra nella fase decisiva della data room per arrivare alle offerte definitive per fine giugno. Il Tesoro lo farà con una seconda lettera di procedura, su cui sta lavorando in queste ore, e che verrà invita nei prossimi giorni ai tre concorrenti in gara. Sono diverse, e delicate, le scelte da prendere in queste ore. Padoa-Schioppa, anche se non mostra alcuna preferenza tra candidati industriali, fondi, e banche, difende la scelta politica di voler individuare il candidato che possa offrire di più per il futuro della compagnia. . “Mi pongo in posizione di assoluta neutralità ha commentato Padoa Schioppa -attendo le offerte vincolanti. Non conosco né ho voluto conoscere i dettagli dei piani delle prime offerte non vincolanti”. Le indiscrezioni? “Infondate”. Le dichiarazioni del ministro Antonio Di Pietro? “Va chiesto a chi le ha dette. Io, come ministero azionista, credo che bisogna essere molto parchi nella comunicazione”. E’ d’accordo il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi: “La Consob ha ragione”, serve cautela nei commenti. Resta intanto caldo il clima del confronto con i sindacati. In attesa dello sciopero del 22 maggio, per il terzo giorno gli assistenti di volo (in vertenza per il contratto) hanno applicato le procedure di lavoro con una rigidità che ha causato ancora la cancellazione di voli. Una forma di protesta su cui la Commissione di garanzia ha acceso un faro.
