Il piano di Alitalia che punta a concentrare la maggior parte delle attività su un solo hub, ovvero Fiumicino, significa annullare ogni giorno sull’aeroporto di Milano Malpensa più di 150 i voli che alimentano i 17 voli intercontinentali della compagnia dallo scalo lombardo, ma che sono in perdita. E’ quello che ha spiegato il super-coordinatore dell’Alitalia, Giancarlo Schisano, durante l’incontro di ieri con i sindacati. Dei voli intercontinentali quelli verso India e Cina verrebbero chiusi ed altri trasferiti su Fiumicino. Nello scalo lombardo verrebbero però inseriti nuovi voli non serviti da Linate, di collegamento con le maggiori città europee per le necessità degli uomini d’affari e quindi in partenza al mattino oltre a far operare la compagnia Volare sulle tratte low cost ed Air Europe per quelle turistiche. Su Fiumicino l’Alitalia farebbe la sua base di armamento e potrebbe operare in sinergia con Adr: contatti fra i vertici della compagnia e del gestore aeroportuale sarebbero avvenuti proprio in questa prospettiva.
Nell’incontro il presidente Maurizio Prato avrebbe poi smentito di voler vendere il vettore Regional Alitalia Express che opera sul corto e medio raggio mentre avrebbe confermato la dismissione di una decina di Atr72 e un paio di jet Embraer. Sembra inoltre che verrebbero trasferiti quattro aeromobili Airbus da Alitalia a Volare. Mentre dei 23 aeromobili che operano sul lungo raggio, tre Boeing 767 dovrebbero uscire dalla flotta. Nessun accenno, invece, agli esuberi di cui si dovrebbe invece parlare venerdì prossimo in un incontro che seguirà al cda che delibererà e quantificherà l’esigenza della ricapitalizzazione.
Intanto, indiscrezioni sindacali riferiscono che nella privatizzazione dell’Alitalia potrebbe affacciarsi British Airways e quindi contendersi la compagnia con Air France e Lufthansa anche se finora nessuno dei tre vettori ha manifestato ufficialmente interesse.