Il futuro di Alitalia torna ad incrociarsi con il destino di Malpensa e ad una nuova, ma inevitabile, ricapitalizzazione da 1,5 miliardi di euro. Un taglio delle rotte dallo scalo lombardo a favore dell’hub di Fiumicino è infatti una delle opzioni su cui poggeranno le linee guida del nuovo piano industriale che il presidente della compagnia, Maurizio Prato, si avvia a presentare domani al cda della compagnia. Un piano che, secondo le indiscrezioni del mondo sindacale, dovrebbe puntare su un nuovo taglio di rotte verso l’estremo oriente, a cominciare, nonostante le Olimpiadi alle porte, da Cina e India e ad un rafforzamento di quelle in attivo verso il Nord America e, per quanto riguarda Milano, da una migliore copertura delle destinazioni point to point vero le capitali europee. Ai tagli dovrebbe però affiancarsi anche un aumento di efficienza del personale navigante ma anche un possibile ricorso ad un numero non esiguo di esuberi, che sarebbero ripartiti tra le tre categorie del personale. E, accanto, una parziale revisione del programma di esternalizzazione delle attività, con un ritorno della manutenzione e dei servizi di handling nell’orbita della compagnia con la costituzione di una holding, Az Servizi, controllata da Alitalia, e al cui interno entrerebbero le attività gestite anche da Eds e Accenture.