Il presidente di Alitalia Maurizio Prato parla di "cauto ottimismo", ribadisce di puntare su una compagnia aerea più che su investitori finanziari per la privatizzazione della compagnia, e conferma la stretta scaletta dei tempi indicando una data precisa: entro il 15 novembre presenterà al ministro Tommaso Padoa-Schioppa la sua soluzione, il miglior candidato all’acquisizione del controllo tra i sei potenziali interlocutori già individuati. Parole rassicuranti riferite dai sindacati dopo oltre tre ore di confronto al tavolo di confronto sul piano industriale "di sopravvivenza" messo a punto da Prato. Intanto, il numero uno del gruppo Air France-Klm, Jean-Cyril Spinetta, assicura: "Siamo pronti a parlare" con Prato mentre sulla quota di controllo che il Tesoro intende cedere "le discussioni non sono ancora iniziate", ma lo saranno presto, "nelle prossime settimane". C’é forte attesa anche per il prossimo incontro tra i due governi: se è vero, come indicano indiscrezioni, che sul futuro di Alitalia tra Italia e Francia è già aperto anche un canale di confronto politico, il bilaterale a Nizza, il 30 novembre, potrebbe essere il momento chiave per la chiusura di una intesa. Ma Air France non è la sola a correre. La sfida a sei resta aperta. Intanto, i sindacati incontreranno Prato ancora lunedì prossimo, mentre domani vedranno il coordinatore Giancarlo Schisano per parlare del tema delle rotte, punto chiave del piano industriale anche per il nodo, al centro di un acceso confronto anche politico, del ruolo dell’aeroporto di Malpensa.