Alitalia, rottura tra Air France e sindacati

Prato si è dimesso. Ora c’è rischio commissariamento. Oggi nuovo cda

Spinetta rinuncia. L’affare Alitalia salta. Prato si dimette. E incombe il rischio commissariamento.  Il numero uno di Air France-Klm, Jean Cyril Spinetta aveva subordinato l’offerta per comprare Alitalia al preventivo raggiungimento di un accordo con le organizzazioni rappresentative della maggioranza del personale di terra e personale di volo. Dopo gli sforzi fatti per rendere più digeribile un’offerta che i sindacati avevano respinto nella prima e seconda stesura, i rappresentanti dei lavoratori hanno presentato una controfferta. Che Spinetta ha ritenuto "non accettabile". Non solo perché "sono contrario a livello personale – ha spiegato – ma non rientra nel mio mandato". Le otto sigle sindacali chiedevano, oltre a che non venissero chiuse le attività cargo e che fossero messi a terra un numero inferiore di aerei, che la finanziaria del Tesoro Fintecna partecipasse all’aumento di capitale previsto con una quota di minoranza e conferisse l’intera quota (49,4%) che possiede in Alitalia servizi alla "Nuova Alitalia". Forse sarebbe stato proprio questo ultimo punto a far dire di no a Spinetta.
Ora il rischio commissariamento si fa più reale. Maurizio Prato ha rassegnato le dimissioni dalla carica di presidente e amministratore della società e per oggi è convocato il consiglio di amministrazione. Sulla base delle decisioni del cda spetterà poi all’azionista di maggioranza, cioè il ministero dell’Economia, prendere eventuali misure.
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