Un forte clima di tensione ha caratterizzato il primo faccia a faccia di Air France-Klm con i sindacati di Alitalia, ritardato, tra l’altro, da tafferugli fuori dal centro direzionale della Magliana, tra lavoratori della manutenzione pesante dell’Atitech di Napoli e le forze dell’ordine.
"Non siamo certamente obbligati a comprare" avverte subito il numero uno del colosso franco-olandese Jean Cyril Spinetta che ha posto il via libera dei sindacati per un accordo fra le condizioni per chiudere l’operazione. Le cifre sugli esuberi (1.600 di cui 500 piloti, 600 assistenti di volo e 500 assistenti di terra "per cui saranno attivati gli ammortizzatori sociali previsti dalla legislazione italiana") non hanno affatto convinto i sindacati. Così l’incontro è stato sospeso. Air France-Klm ha chiesto di riprendere domani, ma come condizione per proseguire il confronto, i sindacati hanno chiesto la disponibilità a dialogare con maggiori margini di trattativa.
Intanto, è scontro fra governo e Sea su Malpensa. Non è stata sufficiente la sigla dell’accordo tra Governo, sindacati, Regione Lombardia, Province di Milano e Varese, e Sea sulla realizzazione del programma di gestione della crisi occupazionale di Malpensa con cui "il Governo – dice il ministro del Lavoro, Cesare Damiano – onora l’impegno assunto con i lavoratori della Sea di garantirne la continuità del reddito e dell’occupazione" a fronte del taglio da aprile dei voli di Alitalia per favorire la positiva conclusione dell’accordo con Air France-Klm. L’Esecutivo ha chiesto alla società di gestione aeroportuale degli scali milanesi di ritirare il ricorso per risarcimento danni da 1,25 miliardi di euro. La Sea ha però respinto la richiesta con la spiegazione che l’azione legale è "un atto dovuto" a tutela di azienda, lavoratori e azionisti.