Rimangono tutti e tre in gara i candidati in corsa per la privatizzazione di Alitalia. Lo ha deciso il Tesoro dopo aver chiuso l’esame delle offerte preliminari presentate il 16 aprile dall’italiana Ap Holding che controlla AirOne, dai russi di Aeroflot con Unicredit Banca Mobiliare, e dagli americani del fondo Tpg con MatlinPatterson e Mediobanca. Dal 24 maggio, il giorno dopo l’approvazione in cda del bilancio 2006, i tre candidati saranno ammessi contemporaneamente alla data room, avranno cioè accesso ai dati riservati della compagnia per approfondirne la conoscenza prima di definire le ultime offerte che dovranno arrivare entro la fine di giugno. Da oggi, quindi, e per circa 45 giorni, si apre una fase di confronto serrato con i tre potenziali acquirenti, anche sul valore delle offerte economiche, ma con una particolare attenzione alle garanzie richieste dal governo su tutti gli aspetti legati ad interessi pubblici, come gli obiettivi di rilancio e sviluppo, la tutela dei posti di lavoro, qualità e copertura del servizio.