Ryanair non ci sta e annuncia ricorso contro la decisione del Tar del Lazio che le impone la riduzione dei voli nell’aeroporto di Ciampino. In un comunicato la low cost irlandese spiega che il Governo italiano "limita illegalmente la disponibilità di tariffe basse nel mercato romano, una mossa che dà ulteriore protezione illegale ad Alitalia e limita la scelta dei consumatori". La compagnia irlandese low cost fa appello alla Commissione Europea "affinché acceleri la proprie indagini in merito a questa azione apertamente illegale del Governo italiano". Ryanair ricorda che “dal 2005 il Governo italiano cerca di ridurre la disponibilità di tariffe basse a Roma Ciampino. Reclami falsi sono stati avanzati dall’Enac a proposito del rumore all’aeroporto durante le ore notturne, nonostante il fatto che Ryanair operi con gli aeromobili più giovani e silenziosi dell’aeroporto e non effettua alcun volo notturno". E ancora, prosegue la nota, “quando è diventato chiaro che si trattava di una scusa infondata, il Governo italiano ha inventato un diverso reclamo, ordinando che l’aeroporto avrebbe dovuto essere chiuso per almeno cinque mesi per ‘lavori essenziali sulla pista’, che la capacità sarebbe stata ridotta provvisoriamente del 30% e che al termine dei lavori l’aeroporto sarebbe stato chiuso al traffico commerciale”.