venerdì, 3 Maggio 2024

Crisi annulla vettori tradizionali, bene solo low cost

Secondo uno studio Ibl in pochi mesi Air France controllerà Alitalia

Anche in tempi di crisi, le low cost continuano a macinare biglietti, comprimendo costi, tagliando tariffe e consolidando la propria quota di mercato. Così mentre la crisi fa soffrire duramente le grandi compagnie tradizionali, Ryanair e EasyJet, le prime due compagnie a basso costo europee, continuano a incrementare il numero dei passeggeri. "Sono vettori in grado di comprimere i costi e diventare sempre più competitivi, mentre i vettori tradizionali reagiscono alla crisi con una diminuzione dell’offerta", analizza un Focus dell’Istituto Bruno Leoni. Di fatto, escono dalla scena le compagnie nazionali mentre si rafforzano le politiche di concentrazione dei grandi gruppi: Alitalia, secondo lo studio, "potrebbe passare nel giro di qualche mese sotto il controllo di Air France-Klm". Dal canto suo, invece, Ryanair negli ultimi 12 mesi ha trasportato 60,2 milioni di passeggeri, guadagnando il 13% rispetto al 2008, e a giugno il suo load factor è passato dall’84% all’85%. EasyJet ha aumentato il numero di passeggeri di circa l’8% nell’ultimo anno, arrivando a quota 45 milioni di passeggeri, con un load factor annuale dell’85,2%. I vettori tradizionali, invece, reagiscono tagliando le offerte, concentrandosi sull’intercontinentale (meno remunerativo e meno concorrenziale), e rafforzando le alleanze. Così, anche se i bilanci di Ryanair e EasyJet sono peggiorati, "è prevedibile – secondo Ibl – che già nel secondo trimestre dell’anno saranno in grado di produrre ancora profitti".

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