Da Lufthansa concessioni all’Ue per avere ok a nozze con Ita

Lufthansa avrebbe offerto delle “concessioni” all’Antitrust Ue, tra cui quelle sugli slot di Milano Linate, per avere il via libera all’acquisizione di una quota di minoranza di Ita Airways. È l’agenzia Bloomberg a lanciare le indiscrezioni, citando fonti vicine al dossier e spiegando che l’offerta della compagnia tedesca arriva a pochi giorni dalla scadenza della prima fase dell’indagine Ue nell’operazione, prevista per il 15 gennaio.

L’Antitrust europeo dovrà decidere se dare luce verde alle nozze Ita Airways-Lufthansa oppure andare avanti con gli approfondimenti e passare così alla fase 2, che prevede altri 90 giorni lavorativi per l’indagine. Bruxelles ha ricevuto la notifica dell’accordo tra le due compagnie il 30 novembre scorso.

Qualche giorno prima di Natale, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, aveva detto: “Ci hanno messo un altro stop. Ci hanno fatto capire che si va alla cosiddetta fase due, quindi serviranno altri mesi di approfondimenti” perché “secondo loro ci sono” problemi di concorrenza. Nessun commento era arrivato dalla Commissione Ue, che anche su queste ultime indiscrezioni ha preferito non commentare.
Le due compagnie hanno dovuto rispondere ad una miriade di domande: dagli slot alle rotte allo staff ai prezzi dei biglietti. Ma fin dall’inizio la lente dell’Antitrust Ue ha puntato dritto sulle molteplici rotte sulle quali i due vettori operano già in “situazioni di monopolio o duopolio” – soprattutto gli hub targati Lufthansa, da Linate e Fiumicino a Francoforte e Monaco, passando per Vienna, Bruxelles e Zurigo.

Lufthansa punta ad acquisire il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l’opzione di rilevare tutte le azioni rimanenti in mano al Tesoro in un secondo momento e salire così al 100% della newco. Nell’ambito dell’accordo, il Mef si è impegnato in un aumento di capitale di 250 milioni di euro, si tratta della terza e ultima tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro già autorizzato dall’Ue.

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