"Se non c'è Don Rodrigo, questo matrimonio s'ha da fare e lo faremo". Gabriele Del Torchio, ad di Alitalia, cita Manzoni per confermare la volontà di chiudere l'intesa con Etihad. Con Etihad "stiamo dialogando, siamo nella fase più delicata, ma tutto sta procedendo nel migliore dei modi. Bisogna avere un po' di pazienza per completare questa fase e arrivare a una scelta di campo. Etihad avrà una quota qualificata di minoranza. Non potrà avere quote di maggioranza o entrare a scaglioni".
"Non si può pensare di rimanere da soli, un partner industriale è indispensabile – ha aggiunto – io penso che con un po' di ottimismo l'alleanza andrà in porto. Ho presentato anche un piano stand alone, ma è inevitabile che si trovi un partner. Se non sarà Etihad, sarà un'altra soluzione. La nostra è un'azienda privata e vuole seguire una logica privata. Dal governo ci aspettiamo poco, se non altro la simpatia di seguirci e agevolarci nei colloqui internazionali, nella fattispecie con gli emiri che controllano Etihad. Affermare che siamo fuori pericolo – prosegue – non mi sembra scaramanticamente da dire, ma certamente siamo in una situazione molto migliore rispetto all'anno passato. Oggi – conclude Del Torchio – Alitalia non è un carrozzone, non lo è più almeno, abbiamo delle eccellenze operative".