Emirates, 25 anni di crescita e profitti

La compagnia ha chiuso l’anno con l’aumento del 345 dell’utile netto

Emirates continua a riscuotere successi registrando profitti e crescita, chiudendo l’anno in positivo nonostante i prezzi del carburante alti e la congiunzione economica mondiale sfavorevole. L’esercizio si è chiuso inoltre con il raggiungimento di significativi obiettivi per l’intero business.
La compagnia ha registrato un utile netto  di 3,1 miliardi Dirham (642,9 milioni di euro), pari ad un incremento del 34% rispetto allo scorso anno. Il fatturato del Gruppo ha raggiunto i 77,5 miliardi Dirham (16 miliardi di euro), pari ad un incremento del 17% rispetto ai risultati dello scorso anno. Il cash balance del Gruppo è cresciuto del 53% raggiungendo 27 miliardi di Dirham (5,5 miliardi di euro).
“Nel corso dell’anno fiscale 2012-13 il Gruppo ha investito complessivamente più di 13,8 miliardi di Dirham (2,8 miliardi di euro) in nuovi velivoli, prodotti e servizi aeroportuali, oltre che nella nuova apertura del JW Marriott Marquis Hotel a Dubai. Questo investimento ha comportato un incremento dei clienti ed un aumento a livello globale della brand awareness. Ogni dirham guadagnato viene strategicamente reinvestito nel nostro business ed è questo approccio tenace che ha permesso al Gruppo di mantenere standard di profittabilità così alti anche in circostanze impegnative”, ha affermato Saeed Al Maktoum, presidente e ad del Gruppo Emirates.
Nonostante la difficile congiuntura, il Gruppo ha continuato ad investire e ad ampliarsi nel personale, aumentando lo staff globale del 12%, raggiungendo i 68.000 dipendenti.
Emirates ha continuato a seguire il suo piano di crescita e ha ampliato la sua flotta ricevendo 34 nuovi velivoli. Altri aumenti includono il lancio di 10 nuove destinazioni in 6 continenti, il trasporto di ulteriori 5,4 milioni di passeggeri rispetto allo scorso anno.
Nell'anno finanziario 2012-13 le spese di Emirates per il carburante sono aumentate del 15 % rispetto allo scorso anno ed hanno raggiunto i 27,9 miliardi di Dirham (5,7 miliardi di euro). I costi operativi totali sono cresciuti del 16% per cento,  rispetto ad un incremento dei ricavi del 16 % rispetto allo scorso anno.
“Il seat factor di Emirates si è mantenuto stabile all’80% negli ultimi 3 anni, nonostante l’incremento della capacità del 44% nello stesso periodo, a dimostrazione dell’alta richiesta per i nostri servizi. Inoltre la nostra capacità, misurata in termini di Tonnellate per Chilometro, che include passeggeri e merci, ha superato la soglia dei 40 miliardi di tonnellate per chilometro, una cifra che rappresenta un ulteriore primato per Emirates”, ha aggiunto Saeed Al Maktoum.
Grazie alla sua capacità finanziaria e alla fiducia degli investitori, Emirates ha raccolto oltre 28,6 miliardi di Dirham (5,9 miliardi di euro) in nuovi finanziamenti, soprattutto per l’espansione della flotta. Questo importo comprende  587,5 milioni di dollari per il finanziamento di ulteriori A380 con un bond emesso nel mercato del debito negli Stati Uniti. Emirates ha anche emesso un bond sukuk a 10 anni pari a 1 miliardo di dollari e  raccolto 750 milioni di dollari, con bond a 12 anni abbinato al ciclo di pagamento del velivolo. Emirates ha chiuso l'esercizio con un cash flow di 20 miliardi di Dirham (4,1 miliardi di Euro) generato dalle attività operative.
Il fatturato di Emirates ha raggiunto la cifra record di 73,1 miliardi di Dirham (15,1 miliardi di euro), con una crescita del 17% rispetto all’anno finanziario 2011-12. Anche se il costo medio del carburante non è aumentato rispetto allo scorso anno, rimane elevato e ha avuto un impatto sui profitti di Emirates per 2,3 miliardi di Dirham (473,2 milioni di euro) con un incremento del 52% rispetto ai risultati dello scorso anno.
Avendo trasportato la cifra record di 39,4 milioni di passeggeri, pari ad un incremento del 16%, Emirates ha registrato un significativo seat factor dell’80%, in linea con i risultati dello scorso anno.
Il rendimento medio per passeggero è rimasto stabile a 8,3 centesimi di dollaro per km.
I ricavi derivanti dalle 6 macro aeree di Emirates continua ad essere ben equilibrato, con nessuna aerea che contribuisce per più del 30% dei ricavi complessivi. L’Asia dell’Est e l’Australasia rimangono le regioni con la più alta capacità contributiva con 20,9 miliardi di Dirham (4,3 miliardi di euro), pari ad un incremento dell’15% rispetto al 2011-12. L’Europa, con incremento dell’18% (20,1 miliardi di Dirham, pari a 4,1 miliardi di euro) e le Americhe (+ 24%, pari a 8,3 miliardi di Dirham, 1,7 miliardi di euro) hanno registrato la crescita più significativa, riflettendo il lancio delle nuove destinazioni e l’aumentata frequenza di voli verso queste aeree. Nel resto del globo Emirates ha registrato un incremento dei profitti dall’Asia dell’Ovest e dell’Oceano Indiano pari al 13% a 8 miliardi di Dirham (1,6 miliardi di euro) , dal Medio Oriente, pari al 13% a 7,1 miliardi di Dirham (1,4 miliardi di euro) e dall’Africa, pari al 10% a 6,7 miliardi di Dirham (1,3 miliardi di euro).
Guardando all’anno finanziario 2013-14, Emirates ha annunciato l’apertura di 4 nuove rotte: Haneda (Tokyo), Clark (Filippine), Stoccolma e la nuova tratta Milano-New York. Le nuove destinazioni raggiunte dell’A380 nel periodo 2012-13 comprendono: Amsterdam, Melbourne, Singapore e Mosca, portando il numero totale di destinazioni raggiunte dall’A380 a 21. Inoltre, un secondo volo con l’A380 è stato aggiunto sulla rotta già esistente tra  Parigi e New York. Grazie all’impiego di due nuovi A380 per Londra inoltre, ora tutti e 5 i servizi giornalieri per Heathrow vengono effettuati con l’A380.
Inoltre, la compagnia ha aperto 3 nuove lounge aeroportuali dedicate durante l'anno, tra cui una a Milano e le nuove First Class e Business Class Lounge nel Concourse A dell’aeroporto di Dubai.
La divisione di Emirates Destination and Leisure, che include anche gli hotel, ha registrato un fatturato di 460 milioni di Dirham (95 milioni di euro), pari a un incremento del 15% rispetto allo scorso anno. L’andamento positivo è stato supportato dell’apertura del JW Marriott Marquis Hotel di Dubai.
Questo, tra i 52 anni di attività di dnata, è stato quello di maggiore successo, sulla scia dei risultati positivi del 2011-12. Con un incremento del 15% rispetto allo scorso anno, la crescita del fatturato di dnata si è attestata a 6,6 miliardi di Dirham (1,3 miliardi di euro). Nel complesso, dnata è stata in grado di superare il fatturato record dello scorso anno di 819 milioni di Dirham (169,6 milioni euro). Più del 46% di questo fatturato deriva dal crescente business internazionale di dnata. I numeri di quest’anno tengono conto dei risultati dell’intero anno di Travel Republic e dal recente servizio catering collegato alla Joint Venture Alpha LSG nel Regno Unito, composta da dnata e LSG Skychefs. La Joint Venture fa riferimento solo ai patrimoni netti e le cifre sono state rettificate di conseguenza per fini comparativi. 

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