“Un anno fa eravamo la cenerentola d’Europa, i tour operator ci chiedevano se era sicuro prenotare, se ad agosto ci saremmo ancora stati. Oggi chiudiamo il mese di giugno con una crescita dei ricavi da traffico passeggeri del 10,6%, dopo il +7,6% di maggio”. Lo ha dichiarato, in una intervista al Corriere della Sera, Luigi Gubitosi, uno dei tre commissari di Alitalia. La gestione commissariale, spiega, “nasce con un orizzonte temporale ristretto”, e ora ad Alitalia “serve un piano di lungo periodo, che deve nascere da una scelta di politica industriale”.
Gubitosi rivendica quanto fatto fin qui: “È stato fatto molto in questo anno, ma molto c’è ancora da fare. La cosa più importante è aver messo le persone in condizione di lavorare, abbiamo fissato degli obiettivi e lavorato perché potessero essere raggiunti. Oggi c’è un management forte che ha creato motivazione tra i dipendenti e questo ha migliorato il livello di servizio. Alitalia è la compagnia più puntuale d’Europa. Si tratta di un risultato estremamente importante”. “Non c’è un tema lavoro – prosegue -, oggi in Alitalia il costo del personale è pari a circa il 20%, la produttività è aumentata, l’assenteismo si è ridotto e soprattutto sono state ricostruite le relazioni industriali. Sul personale abbiamo puntato molto e continuiamo a farlo”.
Intanto è stato sottoscritto con Alitalia, presso il Ministero del Lavoro, l’accordo per il personale di terra coinvolto nella prosecuzione della cassa integrazione straordinaria, con cui vengono individuati ambiti e profili professionali interessati al ricorso all’assegno di ricollocazione”.