Per la cessione di Ita “sarà oggi avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-KLM S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati”: lo comunica il ministero del Tesoro. “Alla conclusione del negoziato in esclusiva – aggiunge il ministero – si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico”. Esclusa quindi l’altra cordata che era in corsa per Ita, quella formata da Msc e Lufthansa.
Dopo la notizia Lufthansa cede, ma senza scosse, alla Borsa di Francorte. Il titolo è scivolato di quasi l’1% a 5,88 euro rispetto all’avvio di seduta per poi ridurre il calo allo 0,3% a 5,89 euro. Positiva Air France Klm che guadagna lo 0,55% a 1,45 euro a Parigi.
Immediata la reazione della compagnia tedesca: “dal nostro punto di vista, la nostra offerta congiunta con Msc era e continua ad essere la soluzione migliore per Ita. Prendiamo atto della decisione del governo italiano di intraprendere una strada che consenta una maggiore influenza dello Stato e non preveda una completa privatizzazione di Ita”, si legge in una nota di Lufthansa.
“Prendiamo atto che il Mef ha finalmente assunto una decisione. È fondamentale sottrarre la vicenda Ita Airways dalle dinamiche della campagna elettorale e soprattutto evitare di portare avanti una situazione di incertezza”, hanno commentato il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Ivan Viglietti della Uiltrasporti. “Non conosciamo i dettagli dell’offerta, in quanto non siamo sinora stati coinvolti nell’analisi delle proposte presentate. Il nostro obiettivo, tuttavia, deve essere la migliore soluzione industriale che sviluppi la compagnia sotto il profilo occupazionale, della flotta e valorizzi il lavoro dal punto di vista contrattuale, inserendo Ita Airways in un network intercontinentale che valorizzi i nostri hub aeroportuali nell’interesse dei lavoratori e del Paese”, spiegano i due leader sindacali. “Chiediamo quindi di essere convocati il prima possibile per essere messi al corrente di quelle che sono le condizioni che hanno indirizzato la scelta e per entrare nel merito degli aspetti industriali dell’offerta e della trattativa in esclusiva, fondamentali per il futuro della compagnia, dei suoi lavoratori e di tutto l’indotto”, concludono Tarlazzi e Viglietti.