Proseguono i contatti nell’ambito della trattativa della trattativa esclusiva tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Certares per la vendita di Ita Airways. Certares, in partnership commerciale con Air France-Klm e Delta, punta a comprare il 50% della newco più un’azione per 700 milioni di euro, dopo aver vinto la gara contro Msc-Lufthansa.
La trattativa tra il Mef e il fondo Usa, che secondo quanto si apprende da fonti vicino al dossier, potrebbe accelerare a partire da giovedì, potrebbe durare un paio di settimane, anche se non c’è una scadenza per chiudere l’accordo. Tuttavia il 25 di questo mese si andrà al voto e il governo Draghi punta a definire un accordo prima delle elezioni, nella forma di un memorandum of understanding o .
La palla per il closing passerà poi al nuovo governo. Da quello che trapela il piano industriale del fondo a stelle e strisce “è coerente” col precedente piano Lazzerini (amministratore delegato di Ita) e anche “migliorativo” con un grande focus sulle assunzioni ed un incremento nel numero degli aerei, a 80 nel primo anno e poi a 120 nel 2024 in modo da rafforzare le rotte a lungo raggio, in particolare quelle verso il ricco mercato del Nord America. E lo scalo romano di Fiumicino avrebbe un ruolo centrale, come terzo hub dell’Europa continentale, insieme ad Amsterdam e Parigi.
Su governance e acquisizione si lavorerà per la messa a punto dei dettagli: la tempistica dell’aumento di capitale, che porterà il valore di Ita a quota 1.950 milioni, con due aumenti di capitale sottoscritti rispettivamente dal ministero (650 milioni) e da Certares (600 milioni), e le scadenze del pagamento che è previsto essere fatto a rate. Con una quota consistente in mano, il Tesoro manterrebbe due membri su cinque nel cda, potrà esprimere il presidente di Ita ed esprimere il proprio gradimento sul futuro amministratore delegato della compagnia.