Ita, è di nuovo rottura: sindacati lasciano sede solo nella notte

E’ muro contro muro tra Ita e i sindacati sul contratto di lavoro. La trattativa tra le parti è arrivata al punto di rottura. Da una parte, la società ha deciso di andare avanti unilateralmente con un regolamento aziendale, avviando già da oggi la chiamata ad personam per le assunzioni. Dall’altra i sindacati hanno deciso di non abbandonare il tavolo, sfoderando le ‘armi’ della mobilitazione permanente e dello sciopero. Solo nella notte, infatti, si è conclusa l’occupazione simbolica, da parte dei sindacati, del tavolo della trattativa. I sindacalisti sono usciti intorno alla mezzanotte, dopo quasi sei ore, dalla sede della società all’Eur, dopo che nel pomeriggio, al termine dell’incontro concluso con la rottura sul contratto, avevano deciso di non abbandonare il tavolo. La protesta continua comunque oggi con un presidio a piazza San Silvestro, nel centro della capitale. Poi sono previste la convocazione da parte delle commissioni parlamentari (dopo che avranno audito vertici Ita) e le assemblee a Fiumicino dalle 15 alle 24. Confermato anche lo sciopero del 24 settembre di tutto il trasporto aereo.

Ma l’azienda non sembra intenzionata a cambiare idea. “Le proposte pervenute non sono, purtroppo, accettabili e non costituiscono nemmeno una base di trattativa compatibile con la complessità e le tempistiche della sfida che la società deve affrontare in vista dell’avvio delle operazioni il 15 ottobre”, aveva chiarito una nota di Ita nella serata di ieri.

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