Intesa Ita-sindacati sui salari, Salvini: stop a pozzo senza fondo

Alla fine Ita Airways e i sindacati sono arrivati alla firma dell’accordo sull’adeguamento degli stipendi del personale della compagnia, scongiurando così lo sciopero di quattro ore del 28 febbraio.  Secondo quanto si apprende, per il personale di volo c’è un
incremento medio della componente fissa della retribuzione del 30% e un ritocco al rialzo della diaria per i voli internazionali da 46 a 51 euro, mentre per il personale di terra l’aumento è del 15%, con l’erogazione di un bonus welfare di 458 euro, che sarà corrisposto nel quarto trimestre di quest’anno. Per Ita si tratta del primo adeguamento, di un primo step verso livelli di mercato che sono ancora lontani per la newco. Soddisfazione da parte dei sindacati di categoria che ora però chiedono un confronto sul piano industriale e sulle assunzioni. L’accordo ha validità fino al 31 dicembre 2025 e prevede che in maniera graduale, a partire dal mese di aprile 2023, il personale navigante percepisca gli adeguamenti salariali.

Con la firma dell’accordo può ora procedere in un clima più sereno la trattativa tra il Tesoro e Lufthansa per la vendita di una quota di minoranza di Ita. Il gruppo di Colonia si prepara a rilevare attraverso un aumento di capitale riservato il 40% per un esborso tra i 250 e i 300 milioni di euro. L’obiettivo “è porre fine ad un pozzo senza fondo che da troppi anni prevede che siano i cittadini a mettere centinaia di milioni di euro nella compagnia di bandiera”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al question time alla Camera, rispondendo ad una domanda sul dossier Ita. E quindi sottolineando che “il piano deve tenere conto della stabilità dell’assetto proprietario, della valorizzazione degli hub nazionali, dell’ingresso dei mercati strategici, dell’incremento delle rotte a lungo raggio e di eventuali incrementi dei livelli occupazionali”.

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