Ita lancia l’imbarco a zone. Sindacati scrivono a Vestager

Novità per chi vola con Ita Airways: dal 5 giugno la compagnia introduce il nuovo imbarco a zone, un modo più veloce e rilassato di salire a bordo. In pratica ai passeggeri sarà attribuita una specifica zona numerata, da 1 a 8, indicata sulla carta di imbarco, in base a dove si trova il posto all’interno dell’aeromobile e in funzione del Club Esclusivo di appartenenza.

Il personale chiamerà l’imbarco per zone, iniziando con i passeggeri Prioritari (Club Esclusivi, classe Business, Superior, Premium e Comfort Economy, famiglie con bambini e passeggeri che hanno fatto richiesta di assistenza). I passeggeri dovranno presentarsi al gate quando sarà chiamata la propria zona, tenendo a portata di mano, oltre alla carta d’imbarco, anche il documento di identità.

L’imbarco a zone permette di vivere l’esperienza dell’attesa nel massimo relax: infatti si può restare comodamente seduti nei pressi del gate oppure fare gli ultimi acquisti e salire sull’aeromobile in modo più ordinato e veloce garantendo una maggiore puntualità al volo.

Intanto sul fronte delle nozze con Lufthansa, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha depositato in commissione Antitrust le risposte agli ultimi rilievi sollevati dall’organismo europeo sulla fusione. E non ci sono richieste di rinvio della decisione da parte dello stesso organismo guidato da Margrethe Vestager, che resta fissata al 4 luglio.

Sull’intricata vicenda fanno sentire la propria voce anche i sindacati italiani di Ita: Filt Cgil, Uiltrasporti, Fit-Cisl, Anpac, Ugl Ta e quelli di Lufthansa, preoccupati per le sorti dei lavoratori. In una lettera congiunta, hanno scritto alla Commissaria Vestager chiedendole di “ascoltare le voci dei dipendenti”. Nella missiva le organizzazioni sindacali sottolineano di “essere disponibili al dialogo in ogni momento” e ribadiscono il loro “pieno sostegno” all’operazione di aggregazione tra le due compagnie, anche nell’ottica di fronteggiare la “concorrenza sleale”, proveniente da fuori l’Europa. “O creiamo un settore aereo forte e resistente entro i confini di una Europa liberale e democratica o il nostro mercato sarà conquistato da Paesi autoritari e non democratici”, avvertono i sindacati, sottolineando che ciò comporterà “la perdita di posti di lavoro, perdita di entrate fiscali e la perdita di una connettività indipendente”.

E proprio i sindacati sono stati convocati, su loro richiesta, da Ita Airways per un incontro il prossimo 11 giugno alle 14.30.

editore:

This website uses cookies.