Ita punta sul Medioriente, i sindacati chiedono nuove assunzioni

Ita Airways guarda al 2023 con fiducia nonostante le varie fibrillazioni societarie e lo stallo sulla vendita, dopo lo stop del governo Meloni alla trattativa esclusiva col fondo Usa Certares. La compagnia tira dritto, amplia la flotta e lancia nuove rotte intercontinentali da Roma verso gli Usa e America Latina, ma punta anche ad aprire nuove destinazioni medio orientali come Riyadh, Jeddah e Kuwait City (vedi news).

I sindacati plaudono per la conferma da parte di Ita dei piani di sviluppo per il 2023, ma chiedono anche che questa crescita venga accompagnata da nuove assunzioni. “La crescita della compagnia deve essere legata all’occupazione dei dipendenti con le assunzioni ed il recupero dei lavoratori attualmente in cassa integrazione”, sottolineano Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, aggiungendo poi che serve definire un “quadro su alleanze e piano industriale” e serve anche un “adeguamento” dei salari dei dipendenti.

Nei giorni scorsi Ita ha ricevuto la seconda tranche da 400 milioni del finanziamento complessivo di 1,35 miliardi di euro, messo a disposizione dal governo per il lancio della compagnia e per implementare il piano. Finanziamento autorizzato dall’Ue.

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