Lufthansa annuncia più tagli: 150 aerei e oltre 22mila posti di lavoro in fumo

Rispetto ai provvedimenti già annunciati per fronteggiare le conseguenze economiche della prima ondata, il gruppo Lufthansa ha rilanciato: le misure di contenimento dei danni saranno ancora più drastiche del previsto, visto il clima di incertezza. Gli aerei lasciati a terra saranno 150, invece dei 100 annunciati in precedenza e il numero dei posti di lavoro tagliati sarà superiore ai 22.000 previsti.

Per ora l’azienda non si sbilancia sul numero esatto dei tagli, dal momento che le trattative con i sindacati tedeschi sono ancora in corso, ma secondo le indiscrezioni rese note da Handelsblatt, l’azienda vorrebbe arrivare a eliminare alla fine tra i 25 e i 26.000 posti. Finora già 10.000 posti sono stati tagliati fuori dalla Germania.

La decisione di inasprire i tagli nasce dalla considerazione che la ripresa non è quella che si prevedeva. L’azienda contava di tornare entro la fine dell’anno ad un’offerta di voli pari al 50% del traffico pre-crisi, mentre si attesterà tra il 20 e il 30% delle sue capacità rispetto agli anni precedenti. Dopo il crollo primaverile, il traffico aereo si è ripreso appena negli ultimi sei mesi e dopo un lieve sollievo estivo i conti di Lufthansa in settembre sono tornati a scendere, in maniera proporzionale alla nuova crescita delle infezioni in Europa e nel mondo, riferisce Der Spiegel.

L’obiettivo non è più rafforzare Lufthansa, avrebbe detto il ceo nella riunione della mattina, ma metterne in sicurezza la sopravvivenza, riferisce Handelsblatt. Al momento il gruppo brucia 500 milioni al mese, mentre all’inizio della crisi, in primavera, ne consumava 700 al mese. Un obiettivo soddisfacente sarebbe arrivare nel corso dell’inverno a bruciarne “appena” 400 al mese, riferisce ancora il quotidiano economico. Nell’ambito di questi tagli la compagnia rinuncerà a far volare il jumbo dell’Airbus A380. E insieme al mega aereo saranno lasciati a terra anche altri jet del tipo A340-600. Il gruppo Lufthansa e le sue controllate finora hanno ricevuto oltre 9 miliardi di aiuti statali ed è per questo che un taglio dei dipendenti è visto come fumo negli occhi in Germania.

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