Ok di Bruxelles su Lufthansa-Ita atteso in estate: Spohr ottimista

Lufthansa aspetta il via libera di Bruxelles su Ita per quest’estate. Lo ha spiegato Carsten Spohr in conferenza stampa a Francoforte, nel corso dell’incontro sui risultati del primo trimestre della compagnia di volo tedesca. Il manager ha ostentato esplicito ottimismo, sottolineando comunque che esistono alcune “linee rosse”.

Vista da Bruxelles la fusione resta ad ogni modo complicata: “c’è ancora lavoro da fare”, si osserva con riferimento alle concessioni che Lufthansa e Ita sono chiamate a fare su slot, rotte a corto raggio che collegano principalmente l’Italia e l’Europa centrale, e a lungo raggio, fra Italia, Stati Uniti, Canada e Giappone. E in attesa del terzo pacchetto di proposte che le parti dovrebbero inviare entro fine settimana, si mettono le mani avanti: le regole della concorrenza andranno rispettate e i rimedi dovranno essere solidi in molti collegamenti – e nello scalo di Milano-Linate – altrimenti si configurerebbero ancora situazioni di monopolio o duopolio. Una situazione davanti alla quale le due compagnie dovranno cedere una parte significativa di slot alle rivali low cost easyjet, Ryanair e Wizzair.

La data della decisione Ue, già slittata di una settimana al 13 giugno, potrebbe subire ulteriori rinvii, fino alla fine di quel mese. E le trattative si annunciano molto impegnative. “Perché sono ottimista? – ha spiegato Spohr sui tempi della decisione Ue – Credo che ormai sia diventato chiaro a tutte le parti coinvolte, ma anche alla maggior parte degli osservatori, che non si tratta solo del fatto che Ita abbia un futuro e che i dipendenti di Ita lo meritino”, “ma anche che l’Italia, come terza economia più grande dell’Ue, abbia naturalmente bisogno in futuro di avere proprie connessioni con i mercati mondiali e non possa essere collegata solo dall’esterno”. “Non vogliamo che i consumatori italiani dipendano solo dai vettori statunitensi, i tre maggiori al mondo. Vogliamo che abbiano una scelta italiana, che ovviamente Ita fornirà con il sostegno del gruppo Lufthansa”. E dal punto di vista del ceo, “non si tratta solo di Ita” ma anche dell’ “economia italiana”: “la terza economia più grande d’Europa ha bisogno di avere le proprie connessioni con il mondo”; inoltre, “ma non meno importante, il consumatore italiano deve avere una scelta, sia per tratte corte contro un vettore low-cost molto dominante, che è il numero uno in Italia, ma anche, per esempio, per il Nord Atlantico”. “Ed è per questo che confidiamo nel Piano A”, ha detto l’ad di Lufthansa con implicito riferimento ad un ipotetico “Piano B” evocato da una domanda.

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