Persino Air France-Klm, la prima compagnia aerea d’Europa, non regge al colpo della crisi globale e per la prima volta dal 2003, anno dell’integrazione delle due aviolinee, chiude i conti in rosso. Nell’anno fiscale 2008-2009 (chiuso il 31 marzo scorso), il gruppo franco-olandese ha registrato perdite per 814 milioni di euro a fronte di 756 milioni di utili nel 2007-2008 e ricavi per 23,97 miliardi di euro contro i 24,12 (-0,6%) dell’anno precedente. Così, anche in vista di un secondo semestre difficile, la compagnia prepara un piano di riduzione di costi e personale, con un taglio analogo a quello del 2007-2008, di circa 2.700 posti di lavoro fra quest’anno e il 2010, ma senza licenziamenti. La strategia di adattamento della capacità e dei costi prevede, tra l’altro, di rafforzare la partnership con Alitalia. “Nonostante alcuni segnali di stabilizzazione nelle ultime settimane sia nel settore passeggeri sia nel cargo – ha detto l’amministratore delegato del gruppo, Pierre-Henri Gourgeon – è troppo presto per dire se si tratti dell’inizio di una ripresa economica”. Pertanto il gruppo sceglie di ridurre la capacità del 4,5% nel trasporto passeggeri e di tagliare il piano di investimenti da 2,9 miliardi di euro a 1,4 miliardi.
