Tagli fino a mille posti di lavoro in casa di Qantas, la compagnia di bandiera australiana, che ha appena annunciato una perdita stimata, al lordo di imposte, di 300 milioni di dollari (210milioni di euro) nella prima metà dell'anno finanziario 2013/14. Poco dopo l'annuncio, l'agenzia Standard and Poor's ha ridottoil suo rating da BBB- a BB+ ovvero a 'junk', sotto il livello diinvestimento. Secondo il ceo Alan Joyce, le vendite sono deteriorate negli ultimi mesi a causa del forte dollaro australiano, degli alti costi di carburante, e della 'distorsione' del mercato da parte della rivale Virgin, che ha accesso a massicce partecipazioni straniere, come Air New Zealand, Singapore Airlines e Etihad, che per la Qantas sono limitate per statuto al 49%.
E' la prima volta che la compagnia, da quando è stataprivatizzata negli anni 1990, registra una perdita nella primametà dell'anno finanziario, un periodo in cui tipicamente ha prodotto i maggiori introiti.
Il piano di riduzione dei costi coinvolgerà anche i dirigenti: gli stipendi dei membri del consiglio di amministrazione e dello stesso Joyce saranno ridotti, ed i dirigenti non riceveranno alcun bonus per l'anno fiscale 2014. Verranno inoltre rivisti i contratti con i 100 principali fornitori del vettore, e sarà messa in atto un'ottimizzazione del network e dell'utilizzo della flotta di aerei. Mentre i sindacati accusano la cattiva gestione per la crisi attuale e per i tagli ai posti di lavoro già effettuati, in tutto 9800 dal 2009.