Michael O’Leary, ad di Ryanair vuole azzerare il costo dei biglietti. “Ho questa visione che fra 5 o 10 anni non si pagherà niente per viaggiare con la Ryanair”, ha annunciato.
Secondo O’Leary, invece di guadagnare con i biglietti aerei Ryanair farebbe i suoi profitti raggiungendo accordi con i ristoranti, i caffè e i negozi degli aeroporti, per ottenere una parte dei loro ricavi.
“Siamo noi che portiamo i clienti agli esercenti degli aeroporti. E gli aeroporti sono ormai diventati come dei centri commerciali. Per cui penso che in futuro una proposta del genere possa avere un senso. Forse non la accetteranno subito tutti gli aeroporti o tutte le compagnie aeree. Ma la nostra e alcuni degli aeroporti più piccoli di cui ci serviamo possono trovarla di mutuo interesse”.
Già un decennio fa, O’Leary immaginava che in futuro i viaggi in aereo sarebbero diventati l’equivalente di internet, in cui i giganti digitali offrono gratis i loro servizi agli utenti e poi ricavano i loro guadagni da altre fonti. Ma per trasformare la sua linea aerea in una specie di nastro trasportato che conduce clienti a shopping centre chiamati aeroporti bisognerebbe eliminare delle tasse aeroportuali che attualmente aumentano il prezzo dei biglietti e che sono un vecchio bersaglio dell’ad della Ryan.
“In molti aeroporti pago più di 20 sterline a passeggero in tasse – ha detto O’Leary – Se non dovessi pagarle, potrei vendere certi biglietti a 4 sterline o anche meno e in teoria scendere fino a zero. Con un sistema simile avremmo voli sempre pieni e tutti contenti, i passeggeri, le linee aeree e gli esercenti”.
I voli della Ryanair nel 2016 sono costati mediamente 46 euro a biglietto. Ma il prezzo potrebbe salire a causa della Brexit. Un’uscita totale della Gran Bretagna dall’Ue, senza rimanere parte del mercato comune “farebbe inevitabilmente aumentare le tariffe”, ha spiegato.