“Ci siamo impegnati con il governo ucraino, ci siamo incontrati lo scorso luglio e abbiamo detto che quando finirà questo conflitto investiremo pesantemente in Ucraina”. Lo afferma l’amministratore delegato di Ryanair Eddie Wilson ricordando che la compagnia “era ben connessa con l’Ucraina prima dell’invasione russa del febbraio del 2022”. “Il trasporto aereo sarà particolarmente importante alle fine di questo conflitto – spiega Wilson – dato che moltissime infrastrutture sono state distrutte e il nostro scopo è di connettere l’Ucraina con il resto dell’Europa con i nostri aerei che porteremo là. Allo stesso modo faremo in Israele – prosegue – dove è in corso il conflitto a Gaza. Non avevamo basi in Israele – spiega – ma avevamo un centinaio di voli la settimana per Tel Aviv che avevamo interrotto, ma recentemente abbiamo rilanciato con il 25% della nostra connettività dal 1 giugno”.
“Ryanair è cresciuta del 37% tra pre e post Covid in Italia”, ha fatto quindi notare Wilson, spiegando che “nel 2019 siamo arrivati a 45 milioni di passeggeri e chiuderemo il 2024 con 61,5 milioni”. Nello stesso periodo in cui Ryanair ha guadagnato 16,5 milioni di passeggeri Ita ne ha persi 5,5, scendendo da 25,4 a 19,9 milioni, EasyJet 1,8 scendendo da 21,7 a 19,8 milioni e Volotea 1,9, passando da 7,8 a 5,8 milioni.