Ryanair punta ancora più in alto e nel 2011 conta di aumentare il traffico passeggeri dell'11%, a 73,5 milioni contro i 66,5 milioni transitati nell'anno fiscale appena concluso. La compagnia irlandese prevede anche una crescita delle tariffe (diminuite del 13% lo scorso anno) tra il 5 e il 10% e di ottenere così una crescita dell'utile netto del 10-15% (+204% a 319 milioni di euro nell'anno fiscale chiuso al 31 marzo). Più a lungo termine, ha spiegato Neil Sorahan, direttore finanziario della low cost, nel presentare i risultati dell'anno appena chiuso, si prevede una forte crescita al 2013 (+28% sia della flotta che del traffico). Il tutto, però, crescendo da soli. La compagnia infatti non prevede fusioni con altre aerolinee, ma invece è in trattativa con molti aeroporti per ampliare le proprie basi, anche in Italia considerata "un mercato molto importante". "Non ci sono piani per operare da Malpensa – ha precisato il diretto finanziario – ci troviamo benissimo nel nostro aeroporto di Bergamo". Quindi Sorahan ha puntato il dito contro la cattiva gestione dell'eruzione del vulcano islandese e i costi eccezionali causati, che a fine maggio ammontavano a 50 milioni di euro.