Arriva in libreria “Ryanair. Il prezzo del low-cost” (Egea, – 19 euro), la storia della compagnia irlandese che ha rivoluzionato il trasporto aereo in Europa, scontrandosi con sindacati, disabili e persino con la sua milionesima cliente, all’insegna dell’efficienza più spietata e della ruvidezza: prendi un cliente e trattalo male. All’indomani dell’11 settembre 2001, mentre le compagnie di tutto il mondo lasciavano gli aerei a terra per non farli volare vuoti, Ryanair si inventò una campagna pubblicitaria che, offrendo biglietti a una sterlina, le permise di limitare i danni nel momento più difficile di ogni tempo per l’aviazione civile.
Il libro di Siobhán Creaton, giornalista finanziaria dell’Irish Times di Dublino, che segue il settore aereo da una quindicina d’anni, cerca proprio di spigare la contraddizione che caratterizza Ryanair: è la compagnia aerea accusata di trattare peggio i propri viaggiatori ma è anche quella di maggiore successo in Europa. Nata alla fine del 1985 in Irlanda, Ryanair è oggi la terza compagnia europea in termini di passeggeri trasportati, con una capitalizzazione di mercato che sfiora i 10 miliardi di euro. Nel 2007 ha fatto volare, in tutta Europa, 42 milioni di persone.