Ryanair non è interessata ad acquistare Alitalia e si attende che l’ex compagnia di bandiera sopravviverà “probabilmente come operatore di lungo raggio”, del resto “esiste da 70 anni”. Lo ha affermato il direttore finanziario di Ryanair, Neil Sorahan, in un’intervista a Bloomberg Television. Sicuramente dopo la ristrutturazione di Alitalia “saremo disposti a collaborare con loro” per le connessioni con i voli di lungo raggio, ha spiegato Sorahan, ma “per noi non credo che l’M&A porterebbe a un grande successo nel corso degli anni e in alcun caso”.
La compagnia low cost irlandese piuttosto intende proseguire “con una crescita organica” in Italia, ha spiegato.
Intanto sono stati resi noti i dati dell’esercizio 2016-2017 di Ryanair: la compagnia ha registrato un utile netto in crescita del 6% a 1,316 miliardi di euro mentre i ricavi sono aumentati del 2% a 6,648 miliardi.
Soddisfatto il ceo Michael O’Leary per i risultati raggiunti “nonostante le difficili condizioni commerciali nell’esercizio fiscale, causate da una serie di eventi legati alla sicurezza in città europee, uno switch di capacità charter dal Nord Africa, Turchia ed Egitto all’Europa continentale e un deciso calo nella sterlina in seguito al voto di giugno 2016 sulla Brexit. “Abbiamo reagito a queste sfide – ha detto O’Leary – migliorando la nostra esperienza, e stimolando la crescita con tariffe inferiori”.
Per l’esercizio che si chiuderà nel marzo 2018 Ryanair si attende ora un aumento dell’8% dell’utile a 1,4-1,25 miliardi, richiamando l’attenzione degli investitori sui rischi di sviluppi negativi nella Brexit, su nuove emergenze sicurezza nelle città europee che potrebbero inficiare la fiducia dei consumatori.