Ultime ore decisive prima del via libera da parte dei commissari straordinari di Alitalia all’offerta di Ita per il ramo aviation della vecchia compagnia di bandiera. Un via libera che in molti danno per scontato e per il quale si attende anche una formalizzazione della commissione europea. L’offerta da 100 milioni di euro presentata da Alfredo Altavilla e Fabio Lazzerini, rispettivamente presidente e ad di Ita, che include i 52 aeromobili in leasing (7 Airbus 330, 44 Airbus Family e 1 Embraer), gli slot correlati (l’85% di quelli detenuti da Alitalia su Linate e il 43% su Roma Fiumicino), oltre a contratti e asset accessori, è scaduta alla mezzanotte di ieri. Entro le prossime ore si saprà quindi se la proposta da parte di Ita è ritenuta congrua rispetto alla perizia sugli asset ordinata dagli stessi commissari nei giorni scorsi.
Contemporaneamente è boom di domande per assere assunti e nel tardo pomeriggio di ieri le richieste avviate sull’apposita piattaforma sfioravano quota 18mila. La nuova compagnia aerea dovrebbe partire operativamente il prossimo 15 ottobre, ma ci sarebbero ancora alcuni importanti tasselli da mettere a posto. Innanzitutto va portata a termine la trattativa con i sindacati sulla bozza di nuovo contratto.
Altavilla ha inviato nei giorni scorsi a Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo e Usb, oltre che alle associazioni professionali di piloti e assistenti di volo (Anpac, Anpav e Anp), una proposta di dare vita a un contratto nazionale di lavoro che “favorisca l’adesione di una pluralità di vettori al nuovo sistema di regole”.
I vertici di Ita si sono detti disponibili a definire un contratto nazionale, purché sia “inclusivo” e venga sottoscritto anche dagli altri vettori che operano in Italia. Il nuovo Ccnl dovrà essere poi rinnovato da tutte le sigle presenti al negoziato entro il prossimo 20 settembre, “secondo i rispettivi ambiti di rappresentanza”. Allo stesso tempo andrà definito un protocollo da parte di tutte le organizzazioni “contenente l’impegno a promuovere iniziative congiunte nei confronti dei vettori” che applicano al momento contratti aziendali “al fine di definire percorsi di confluenza nel rinnovato Ccnl”.
Sul fronte occupazionale, i sindacati ricordano che la newco punta a chiudere la piattaforma per le candidature il 6 settembre prossimo per le troppe domande ricevute, che nel tardo pomeriggio erano arrivate a quota 17.878: ci sarebbero 1.846 domande per il ruolo di comandanti e piloti, 4.835 per assistenti di volo e 11.197 per personale di staff. La nuova compagnia punta a 2.800 persone nella prima fase di avvio, di cui circa 1.550 naviganti e circa 1.250 di terra, per poi salire a 5.750 lavoratori a termine piano nel 2025, contro i 10.500 della ex compagnia di bandiera. I sindacati chiedono invece di prendere tutti quelli della parte aviation di Alitalia, almeno 6mila e spalmati nei prossimi sei mesi. Intanto si terrà domani un incontro al ministero del Lavoro in cui i sindacati chiederanno il rinnovo di un anno della cassa integrazione dei dipendenti di Alitalia la cui scadenza è prevista per il 23 settembre.