Spagna, Ryanair lascia a terra donne incinte

Non avevano il certificato medico in inglese. Protesta associazione consumatori: è abuso

Da gennaio a luglio Ryanair ha trasportato in Spagna più passeggeri della spagnola Iberia (19,6 milioni la prima contro 14,6 milioni della seconda) e ha così contribuito alla crescita del 65% del traffico aereo in Spagna. Ecco perché la low cost crede di poter imporre le proprie regole.
L'ultima riguarda le donne incinte. Chi vuole viaggiare con Ryanair ed è incinta di più di 28 settimane, infatti, deve presentare alla compagnia un certificato medico redatto in inglese, anche per i voli interni alla Spagna. Perché secondo l'ad Michael O'Leary, "la sicurezza della mamma e del bambino vengono prima di tutto". 
Immediata la proteste della Facua, un'associazione di consumatori che proprio venerdì scorso aveva chiesto all'aviolinea un indennizzo per il recente mancato imbarco di alcune donne incinte che non avevano presentato il certificato in inglese. 
"Abbiamo saputo di questo incidente una o due settimane fa – ha detto O'Leary – metteremo subito on line un formulario in modo che i medici possano compilarlo, firmarlo e consegnarlo alle passeggere". La Facua ha però minacciato di fare causa alla compagnia sostenendo che si tratta di una "clausola abusiva" in quanto si "esige un documento in una lingua che non è ufficiale in Spagna". 

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