La compagnia di bandiera portoghese Tap, posseduta interamente dallo Stato, ha registrato lo scorso anno un attivo di 32,8 milioni di euro, vicino all’obiettivo di circa 38 milioni fissato dal governo. Secondo il presidente della compagnia, Fernando Pinto, il risultato è dovuto a un aumento dei passeggeri (intorno a otto milioni quelli trasportati nel 2007) e del trasporto merci e a un miglior uso delle risorse, nonostante l’aumento del prezzo del combustibile, l’acquisto della società regionale privata Portugalia e il passivo della Groundforce, l’impresa di handling che Tap possiede per il 49,9% (30 milioni nel 2007). Originario del Brasile, Pinto, già presidente della Varig, ha assunto la direzione della Tap nel 2000, quando la compagnia era in cattive acque, con disponibilità di 40 milioni di euro, sufficienti per sopravvivere tre mesi. Un costante lavoro di razionalizzazione, di ristrutturazione e di migliore impiego delle risorse ha permesso alla Tap di migliorare i suoi conti. Con 68 aerei, dei quali 59 di proprietà e gli altri in affitto, la compagnia trae i principali introiti dalla sua rete europea, ma ha un punto di forza nel Brasile, con 66 voli settimanali e un milione di passeggeri l’anno.