Prima di chiudere dietro sé la porta di Palazzo Berlaymont, la commissaria della concorrenza Ue, Margrethe Vestager ha approvato una delle operazioni più complesse dei suoi due lustri al timone dell’antitrust. La Commissione europea ha infatti concesso la benedizione finale alle nozze fra Ita e Lufthansa, aprendo la strada alla nascita del gruppo aereo più grande d’Europa.
Il pacchetto definitivo di impegni per garantire l’equilibrio dei cieli – inviato dal Mef, dal colosso tedesco e dalla newco tricolore in extremis l’11 novembre scorso, dopo una lunga serie di tensioni e liti – è stato giudicato “coerente” con i patti presi nell’intesa politica già avallata da Bruxelles il 3 luglio.
Un via libera arrivato quasi sul gong del mandato della prima Commissione von der Leyen, lasciando cadere la suspense dell’ultimo minuto e raccogliendo immediata “soddisfazione” da Roma e Francoforte. Ora, ha festeggiato il ministro Giancarlo Giorgetti, il traguardo del closing è all’orizzonte, resta da percorrere soltanto “l’ultimo miglio”. Un passo finale che la compagnia guidata da Carsten Spohr ha subito voluto garantire si compirà “all’inizio del 2025” per blindare un’operazione dal valore complessivo di 829 milioni di euro.
Adesso il destino dell’alleanza è tutto nelle mani delle due compagnie che potranno procedere con il closing: con il primo aumento di capitale riservato ai tedeschi da 325 milioni di euro (per il 41% di Ita) e l’ingresso nel cda di Ita di due membri del gruppo di Francoforte. Poi anche le porte della galassia di Star Alliance e della joint venture transoceanica A++ che il colosso tedesco forma già con le sorelle nordamericane United e Canada Airlines si apriranno anche per la newco tricolore.