Contro il caro-petrolio, le compagni americane cercano nuove soluzioni. L’ultima idea è far pagare il biglietto in base al peso del passeggero: in pratica più la lancetta della bilancia salirà, più il biglietto sarà salato. Nelle ultime ore, invece, le compagnie avevano chiesto al dipartimento dei trasporti di poter sospendere i voli internazionali quando la domanda è debole senza comunque perdere la possibilità di ripristinarli liberamente. Una richiesta nella quale non vengono specificati né quanti voli potrebbero essere tagliati né per quanto tempo. Tra le altre soluzioni già praticate, quella di American Airlines che ha aperto la strada alla tassa anche sul primo bagaglio imbarcato, fissandola a 15 dollari, mentre Us Airways si è limitata a tagliare gli snack a bordo e Delta ha imposto una commissione di 25 dollari sulle prenotazioni telefoniche. United Airlines ha invece annunciato il taglio di 1400-1600 posti di lavoro e di 100 velivoli della propria flotta, 80 saranno eliminati entro la fine dell’anno mentre gli altri 20 entro il 2009. Inoltre sarà chiusa anche la divisione low-cost Ted. Da dicembre, otto compagnie hanno cessato di volare, si tratta di MaxJet Airways, Big Sky Transportation, Aloha Airlines, ATA Airlines, Skybus Airlines, Eos Airlines, Silverjet e la compagnia charter Champion Air. Air Midwest, divisione del gruppo Mesa, cesserà la propria attività questo mese.