sabato, 28 Dicembre 2024

Congressuale, Rutelli: “Italia può essere leader”

Il vicepremier: “Dimore storiche e piccoli centri valore in più al comparto”

“Per l’economia italiana, il turismo congressuale è uno dei settori più importanti e l’Italia ha tutte le capacità per essere leader in questo. Ma la realtà non è positiva, è mancata la lungimiranza per puntare su questo come un settore che crea ricchezza e lavoro”. Lo ha affermato il vicepresidente del consiglio, Francesco Rutelli, intervenendo al convegno “Relazionarsi per competere: il distretto congressuale”, organizzata da Italcongressi in collaborazione con Eur Spa e Fiera di Roma. Nel 2006 si è registata una riduzione degli eventi di carattere congressuale in Italia, nonostante un generale aumento della domanda, a livello internazionale, insieme a un aumento dei prezzi congressuali e al permanere di una carenza delle strutture. “Occorre che si faccia finalmente sistema – ha esortato Rutelli – un sistema in cui non deve essere lo Stato a gestire il turismo, entrando in competizione e accapigliandosi con le Regioni sulla domanda, ma deve invece fare programmazione e migliorare l’offerta”. Rutelli ha infine sottolineato come il governo abbia già dimostrato l’importanza assegnata al turismo congressuale con la legge Finanziaria, prevedendo la detraibilità del 50% dell’Iva (che diventerà del 100% nel 2008) sulle spese sostenute dai partecipanti ai congressi. La detraibilità è assicurata anche per servizi alberghieri e ristorazione, per il giorno precedente e quello seguente all’inizio dell’evento. Infine Rutelli ha evidenziato il valore che un circuito delle dimore storiche può rappresentare per il turismo congressuale, insieme a un modello congressuale diffuso ai piccoli centri e ai centri storici del Paese.

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