Dopo 11 anni di progettazione e cinque anni di lavori, è stato inaugurato il polo culturale e degli eventi di Lugano, celebrato con una grande festa durata tre weekend, dal 12 al 27 settembre.
È il LAC Lugano Arte e Cultura, acronimo giocato sulla sonorità di LAC come lago, dato che proprio verso il Lago di Lugano si protende l’edificio, accogliendo coloro che, usciti dall’autostrada, percorrono la costiera per raggiungere il centro, a pochi minuti di distanza.
Fulcro architettonico dell’edificio, quasi 30.000 metri quadrati costati oltre 200 milioni di franchi, è l’imponente hall (650 mq) con scenografiche vetrate affacciate sulla nuova piazza Bernardino Luini ricavata a fronte lago e sul parco che sale lungo la montagna posta alle spalle, dove l’architetto Ivano Gianola ha guadagnato un terrazzamento con gradinata, l’Agorà, per ospitare eventi all’aperto.
A lato si estendono i due corpi della moderna struttura, perfettamente integrati con il verde del paesaggio naturale e, per armonioso contrasto, con le adiacenti facciate in stile neoclassico dell’ex Grand Hotel Palace -oggi quartiere residenziale-, che dissimulano la vastità dei 180.000 metri cubi del LAC, oltre che la presenza del chiostro del cinquecentesco ex convento francescano.
Arretrata rispetto all’ex albergo, infatti, si estende la sala polivalente da 1.000 posti (800 mq), che potrà ospitare alternativamente concerti di musica classica e moderna, balletti, spettacoli teatrali.
Alle arti figurative è poi dedicata l’ala trasversale del LAC, un parallelepipedo sospeso sulla piazza che caratterizza l’edificio con il suo taglio obliquo e irrompente. Qui ha aperto i battenti il MASi Lugano, Museo d’arte della Svizzera italiana: 2.500 mq distribuiti su tre piani, in cui sono confluite le opere dei due musei luganesi (il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte di Lugano) che saranno ospitate nel piano sotterraneo, mentre alle mostre temporanee saranno destinati i due piani superiori (550 mq ciascuno), entrambi con la veduta del lago incorniciata da una spettacolare vetrata: “il quadro dell’architetto”.
Per l’inaugurazione è stata allestita la mostra Orizzonte Nord-Sud. Protagonisti dell’arte europea ai due versanti delle Alpi 1840-1960, con opere di autori che vanno da Böcklin a De Chirico, da Hodler a Wildt, da Morandi a Segantini, da Balla a Giacometti.
Il LAC è dotato anche di spazi pensati per un pubblico di contenuta dimensione: il Teatrostudio (130 mq) e le quattro sale multifunzionali all’ultimo livello dell’edificio (750 mq), tre delle quali con vista panoramica sul lago e su monte Brè, che potranno essere impiegate per ospitare meeting e conferenze.
Il LAC ridisegna non solo una parte della città di Lugano, ampliandone di fatto il quartiere centrale, ma anche il suo futuro di polo d’attrazione culturale e turistica tra Milano, Zurigo e Lucerna.