Forte l’appello lanciato dai capitoli italiani di MPI (Meeting Professionals International) e SITE (Society for Incentive Travel Excellence) con ADMEI (Association of Destination Management Executives International) a tutte le associazioni internazionali raccolte nell’Events Industry Council, voce ufficiale a livello mondiale che abbraccia le 30 associazioni di categoria dell’industria degli eventi e dei congressi.
Obiettivo dell’iniziativa messa in atto dalle associazioni è sensibilizzare le principali associazioni internazionali attraverso una comunicazione da diramare ai meeting & incentive professional perché si attivi un flusso di messaggi veritieri, autentici, e positivi che restituiscano all’Italia la sua reale identità di Paese sicuro e accogliente per i planner stranieri.
“Mi sono offerta promotrice di questa iniziativa perché le mie connessioni internazionali potessero fare da cassa di risonanza per l’industria e i colleghi italiani. Nessuna azione avrebbe avuto sviluppo concreto senza il supporto e l’intervento coeso dei colleghi ai vertici delle principali associazioni internazionali di categoria. Questa è la testimonianza di quanto la concretezza e la forza della meeting & incentive industry risieda nel lavoro di squadra e nella collaborazione. Ringrazio i Board SITE Italy, MPI Italia e ADMEI per questo”, commenta Annamaria Ruffini, Past President SITE Global.
Le richieste avanzate dalle tre associazioni nel testo della comunicazione internazionale all’Events Industry Council: le aree geografiche epicentro del virus in Italia sono ben circoscritte e non coinvolgono le destinazioni del Turismo e della Meeting & Incentive Industry; è virus influenzale, il fenomeno ha una durata limitata nel tempo ed è abbastanza condiviso da tutta la comunità scientifica che con la primavera le cose dovrebbero migliorare ovunque; la sanità italiana è riconosciuta tra le migliori al mondo ed è gratuita per tutta la popolazione; vi invitiamo a non cancellare ma a posticipare i soli eventi di marzo e aprile e a prediligere lo spostamento nel 2020, al fine di non impattare ulteriormente sull’economia locale; per noi è importante mantenere vivo l’interesse per L’Italia anche nella programmazione del 2021; richiediamo, attraverso la riprogrammazione degli eventi, di sostenerci economicamente, ma ancora di più moralmente.
Una volta raccolte le adesioni internazionali, si auspica l’organizzazione di un tavolo di confronto al MIBACT che accolga anche i rappresentanti della meeting & incentive industry italiana per prendere provvedimenti a tutela del settore, come previsto per tour operator, albergatori e agenti dell’industria turistica.