È stato siglato l’accordo tra Convention Bureau Italia e UNA Hotels & Resorts. In questo modo UNA è la prima catena alberghiera italiana a entrare nel network CBI. L’accordo tra l’altro rappresenta l’ennesima conferma della bontà di un progetto nato nel giugno 2014 che ha visto nell’arco di 18 mesi raddoppiare il numero dei soci fino ad arrivare a quota 80, tra cui 19 destinazioni che consentono al CBI di rappresentare oltre mille operatori. Oggi il CBI è il punto di riferimento per i clienti internazionali come dimostra il numero delle richieste per eventi che, nel primo semestre del 2016 hanno già superato il totale di quelle ricevute nel corso del 2015, registrando una crescita del 120% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
UNA Hotels & Resorts ha un importante focus sul turismo congressuale: il segmento mice genera infatti il 19% del fatturato camere della compagnia.
“Siamo molto orgogliosi di annunciare che UNA sarà la prima catena alberghiera ad entrare a far parte di Convention Bureau Italia – ha commentato Elena David, ad di UNA Hotels & Resorts -. Grazie a questo accordo, potenzieremo il nostro lavoro di promozione dell’Italia all’estero come meta privilegiata di eventi e iniziative mice. Auspichiamo che il nostro impegno sia coadiuvato da un lavoro istituzionale a livello nazionale per incentivare strategie che apportino semplificazioni nella pianificazione e che consentano di coniugare la qualità dei servizi con infrastrutture adeguate. Fiere e congressi sono tra le principali leve che possono contribuire a destagionalizzare il turismo, rendendo attrattive destinazioni solitamente penalizzate dagli effetti dei flussi stagionali”.
Per Carlotta Ferrari, presidentessa del Convention Bureau Italia, “una partnership con una catena completamente italiana, da sempre impegnata nella promozione del brand Italia e del Made in Italy, è certamente un sodalizio vincente. L’ingresso di UNA nel nostro network, con i suoi 30 hotel in 19 destinazioni, ci consente di aumentare la nostra rappresentatività e ha un forte valore strategico, anche in chiave di sviluppo della membership, soprattutto in quelle destinazioni dove non è presente un Convention Bureau locale di riferimento, Roma e Milano su tutte. Parallelamente al rafforzamento del network, auspichiamo anche un sempre maggiore riconoscimento a livello istituzionale, grazie al rafforzamento della collaborazione con la nuova Enit”.
“È importante avviare delle sinergie che soddisfino la domanda del congressuale. Il numero di collaborazioni tra aziende e Convention Bureau Italia ci auguriamo continuino progressivamente a crescere per fornire un servizio altamente qualificato e sempre più vicino alle esigenze della clientela”, ha aggiunto Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi e componente del cda del CBI.
Infine, secondo Gianni Bastianelli, direttore esecutivo di ENIT, “questo percorso sta portando il Convention Bureau Italia al livello e alla forma organizzativa degli altri Convention Bureau degli altri Paesi. Si tratta perciò di un’importante integrazione tra la rappresentanza associativa e le aziende che credono nel congressuale”.