A Roma via al convegno promosso dall’Osservatorio Parlamentare per il Turismo

È iniziato a Roma il convegno “Le nuove sfide del turismo italiano” promosso dall’Osservatorio Parlamentare per il Turismo. Nel corso dei lavori saranno presentati da parte delle Organizzazioni Datoriali rapporti sulla programmazione regionale turistica e sui piani strategici del turismo, oltre che indicazioni sulle tendenze stagionali, utili per definire le linee di azione prioritarie, in un’agenda comune dedicata alla crescita del turismo e dell’Italia.

Il Convegno sarà presieduto da Ignazio Abrignani presidente Osservatorio Parlamentare per il Turismo e concluso da Gian Marco Centinaio ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo. Interverranno: Gianfranco Battisti presidente Federturismo Confindustria, Luca Patanè presidente Confturismo Confcommercio, Vittorio Messina presidente Assoturismo Confesercenti, Giorgio Palmucci presidente ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Mauro Febbo coordinatore Commissione Turismo e Industria Alberghiera Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, i parlamentari responsabili del turismo dei partiti e i vice presidenti dell’Osservatorio.

“Il turismo, lo diciamo e lo sentiamo ogni giorno, è un pilastro per il nostro Paese. Importante, per far sì che possa crescere, è tracciare un percorso chiaro e condiviso tra tutti i protagonisti, un percorso che riesca finalmente a creare il connubio vincente tra risorse economiche necessarie e valorizzazione dei nostri territori. Per questo, come Osservatorio Parlamentare per il Turismo – sottolinea Abrignani – ci proponiamo di tenere sempre alta l’attenzione, anche con confronti come questo convegno al quale parteciperanno le istituzioni e le organizzazioni datoriali, partendo dal ministro Gian Marco Centinaio. Ci aspettiamo di poter condividere, in quella sede, delle linee guida comuni che siano il traino, da subito, di politiche volte a sfruttare tutte le opportunità di lavoro che il turismo può offrire, ponendo al centro la formazione, la qualità dei servizi, la destagionalizzazione, le regole del mercato, la sostenibilità”.

 

 

 

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