Continua a far discutere la notizia della supposta evasione fiscale da parte di Booking.com. E così mentre Property Managers Italia, associazione nazionale dei gestori di ricettività turistica residenziale, esprime apprezzamento per l’inchiesta della Procura di Genova sui presunti mancati versamenti IVA di Booking.com, Italianway ci tiene a far sapere che tutto il transato dell’OTA gestito da Italianway è ivato e regolare.
“Il mancato versamento dell’Iva sulle commissioni – spiega il presidente di Property Managers Italia, Stefano Bettanin – rischia di diventare ancora più ampio in seguito alla decisione unilaterale della piattaforma, che abbiamo denunciato nei giorni scorsi, di richiedere commissioni anche sui servizi extra della camera. Questa però è solo la punta di un iceberg di obblighi elusi – prosegue Bettanin – a partire da quello sulla cedolare secca che Booking e altri portali non stanno applicando, evitando di trattenere come sostituto d’imposta il 21% di quanto incassato dagli host. Speriamo che questo copione non si ripeta con l’arrivo del codice identificativo nazionale e dei decreti attuativi al DL Crescita, altrimenti sarà evidente che questo rifiuto serve solo a coprire coloro che non fanno le cose in regola, eludendo a loro volta il fisco italiano e creando concorrenza sleale con chi rispetta le leggi”.
Con una nota, invece, Marco Celani, ad di Italianway, la start up che ha lanciato a fine gennaio il primo franchising italiano del vacation rental, interviene sul caso relativo al presunto record di evasione fiscale che la Procura di Genova avrebbe contestato al portale con residenza fiscale in Olanda: “In 4 anni di attività Italianway ha transato attraverso Booking.com 11,8 milioni di euro pagando commissioni pari a 2,13 milioni di euro e soprattutto versando al fisco italiano quasi mezzo milione di IVA relativo alle sole commissioni del colosso USA. Fatturiamo sempre ai nostri ospiti le commissioni di tutti i portali, non solo Booking, aggiungendo l’iva”.