Codici: il governo scarica sui cittadini i danni del Coronavirus e tutela solo il turismo

L’associazione Codici boccia il decreto legge adottato dal Governo lunedì scorso per l’emergenza Coronavirus nella parte relativa a viaggi e gite scolastiche. “Purtroppo – dice l’avvocato Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – abbiamo constatato che il Governo è capace soltanto di scaricare i danni sui cittadini. Nello specifico, è intervenuto in favore degli operatori turistici, ai quali è stata affidata la decisione finale sui rimborsi senza lasciare scelta ai cittadini, in palese contrasto con quanto previsto dal Codice del Turismo e dal Codice Civile”.

“I viaggiatori – afferma l’avvocato Stefano Gallotta, responsabile del Settore Trasporti e Turismo di Codici – avevano già gli strumenti per far valere i propri diritti ed ottenere i rimborsi. Con questo decreto legge, invece, a decidere ora è esclusivamente il professionista, il quale, come stabilito dai commi 2, 5, 6, 7 e 9 dell’articolo 28 relativo al rimborso titoli di viaggio e pacchetti turistici, può scegliere di non rimborsare le somme e di sostituirle con l’emissione di voucher da utilizzare entro un anno dall’emissione. Questo vale persino per le gite scolastiche, quindi le famiglie che hanno versato importi in acconto oppure a saldo per le gite poi annullate dal decreto governativo del 23 febbraio scorso non hanno più alcuna certezza di avere indietro il proprio denaro, certezza che nasceva dalle previsioni del Codice del Turismo e del Codice Civile. Che li vogliano o meno, dovranno accettare i voucher al posto del danaro inutilmente speso”.

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