Breton: destinare al turismo 20% fondo europeo per ricostruzione

Mandatory Credit: Photo by Isopix/Shutterstock (10542461i) Thierry Breton, European Commissioner in charge of the Internal Market during a press conference on the 5G security toolbox at the European Commission. European Commission press conference on the 5G Security Toolbox, Brussels, Belgium - 29 Jan 2020

“Il turismo deve fruire al più presto di un aiuto di anche oltre il 20% della totalità del piano per la ripresa Ue”. Lo ha detto il commissario europeo per il Mercato Interno, Thierry Breton, rivolgendosi ai deputati della commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Ue. “Con il commissario Paolo Gentiloni mi sto battendo affinché si accetti rapidamente la creazione di una dotazione europea” con “linee di bilancio” alle quali “tutti gli Stati membri possano avere eguale accesso”, ha spiegato Breton, aggiungendo che il turismo ha bisogno di interventi che vadano anche “oltre alle iniziative già annunciate da Bce e Bei e agli aiuti di Stato nazionali”.

“Vedremo che forma prenderà il fondo” per la ripresa “quando gli Stati membri avranno deciso” ma, ha insistito Breton, “ci servono dotazioni di bilancio consistenti” e “tutti dovranno poter prendere prestiti e accedere al credito”.

Soddisfazione per la proposta di Breton è stata espressa dalla vice presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli: “quella del turismo è stata una delle prime industrie ad essere colpita dalla crisi del coronavirus. Il turismo europeo si stima perderà quest’anno dal 45% al 75% per un totale di 400 miliardi di euro di perdite a fine 2020. In queste condizioni senza un aiuto forte dell’Europa è probabile che la maggior parte delle imprese turistiche europee scomparirà in poco tempo” aggiunge. “Accogliamo quindi con soddisfazione la proposta del Commissario Breton di destinare al turismo tra il 20% e il 25% delle risorse del fondo europeo dedicato alla ricostruzione. Si tratterebbe di un contributo tra i 200 e i 250 miliardi di euro. Ci auguriamo che l’Italia, che conta il maggior numero d’ imprese del turismo in Europa possa essere tra i primi Stati ad aver diritto a queste risorse” conclude.

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