lunedì, 23 Dicembre 2024

85 hotel della cultura in quattro anni

Brambilla pronta a sostenere il progetto di Ance e Civita

Nel giro di quattro anni il network degli hotel della cultura conta di affiliare 85 strutture, tra il quinto e il sesto anno altre 30, per poi arrivare fino a 150 unità nel giro di dieci anni. Il progetto, presentato nel corso di un convegno al museo dell’Ara Pacis, a Roma, da Ance e Civita, con il sostengo di Arcus e al quale ha partecipato, tra gli altri, il sottosegretario con delega al Turismo, Michela Brambilla, punta così a recuperare e restaurare castelli, dimore storiche, ospedali, caserme, ex strutture industriali, ex carceri, situati sia in città di grande rilevanza culturale che in piccoli centri, per creare una rete di strutture ricettive su tutto il territorio nazionale che a regime potrebbe creare una spesa turistica pari a 278.500.000 euro all’anno, consentendo la creazione di 14 mila posti di lavoro. “Sono pronta a sostenere questo progetto – ha detto Brambilla rivolta alla platea – intendo essere al vostro fianco e vi garantisco che il Dipartimento di cui sono a capo è pronto ad operare per fare sì che esso possa diventare una realtà operativa. Sono certa che sarà un successo. Negli ultimi 20 anni è stato perso moltissimo tempo – ha proseguito – è sconfortante che un Paese come il nostro abbia ancora strategie che utilizzano politiche parcellizzate". Nel suo intervento, invece, l’assessore al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, Claudio Velardi, ha annunciato che "é stato ultimato il restauro della reggia di Qusisana, a Castellammare di Stabia, che stiamo pensando di far diventare un hotel della cultura, sul modello dei paradores" e che la Campania è capofila di un programma Ue, che dovrebbe essere approvato il prossimo 6 aprile, che prevede di creare una serie di poli e di reti nel Mezzogiorno dedicati proprio agli attrattori culturali e turistici.

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