E’ stata la Libia il paese ospite d’onore alla decima edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum. La Libia punta infatti sul turismo e alla creazione di 50mila posti letto entro dieci anni e per lo sviluppo del settore ha stanziato per il triennio 2007-2010 tre miliardi di dollari. “Vogliamo offrire al turista le migliori strutture e servizi perché possano godere delle bellezze del nostro paese” ha dichiarato ministro del turismo libico Ammar Mabruk el Tayef , sottolineando che Tripoli intende "utilizzare il turismo per il dialogo tra le persone, tra Oriente e Occidente, tra culture diverse che hanno comunque origini comuni". Il fatto che la Libia abbia deciso l’applicazione di una legge che esiste da 20 anni, cioè l’obbligo per il turista di presentare assieme al visto la traduzione in arabo delle generalità contenute nel passaporto, non deve essere, almeno secondo il ministro, un ostacolo al turismo. "Il problema non esiste, è diritto di ogni paese imporre delle regole – ha continuato – in Occidente, d’altronde, ci viene chiesta la traduzione del passaporto arabo".